Spesa per la telefonia dimezzata negli ultimi dieci anni

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Gli italiani riducono le spese per la telefonia ma non rinunciano all’uso del proprio smartphone posseduto da oltre 47 milioni di utenti

Si dimezza la spesa media per la telefonia, passando da una media di 24 euro al mese nel 2007 a circa 12 euro nel corso dell’ultimo anno. Nonostante la grande diffusione e utilizzo di cellulari e smartphone, la maggior parte degli italiani sembra aver drasticamente ridotto il budget per l’eventuale acquisto di nuovi dispositivi e servizi di telefonia correlati. L’unica soluzione sembra essere quella di affidarsi alle offerte delle varie compagnie telefoniche, come ad esempio l’ultima offerta di Vodafone, che in occasione del suo ventesimo compleanno offre ai suoi clienti la possibilità di effettuare chiamare illimitate per 7 giorni.

Spesa per la telefonia: ecco come cambiano le priorità degli italiani
La riduzione delle spese per la telefonia è stato il fenomeno trattata e analizzato dall’ultima ricerca condotta dalla società di ricerca e analisti statistiche Gfk. I risultati emersi dalle ricerca hanno confermato il grande uso e diffusione dei cellulari, diventati uno strumento indispensabile per oltre 47 milioni di italiani, che dichiarano di possederne almeno uno. A favorire la loro diffusione sarebbero in realtà due fattori: il primo sarebbe il progressivo calo dei prezzi di acquisto dei vari dispositivi, il secondo riguarda invece la diffusione di offerte convenienti.

Uno degli aspetti più significativi emersi dalla ricerca riguarda il budget degli italiani destinato alle spese per la telefonia. Infatti, mettendo a confronto le spese per le telefonia del 2007 con quelle del 2015 è emersa una drastica riduzione delle risorse, passata dai 24 euro del 2007 ad una media di circa 12 euro nel 2015. Oltre alle riduzione del budget per l’acquisto dei servizi di telefonia (come il rinnovo della tariffa di abbonamento, o eventuali app a pagamento) è emerso anche il calo della spesa media per un dispositivo: da 636 a 235 euro per uno smartphone e da 169 a 43 euro per un cellulare tradizionale.

Cresce l’accesso ai servizi
A trainare il mercato della telefonia mobile sarebbero quindi servizi web fruibili attraverso qualunque smartphone, che coinvolgono circa il 32% degli utenti, mentre nel 2007 rappresentavano solo l’1.8%. I servizi più utilizzati sono soprattutto i social network, con Facebook in testa, a cui segue la possibilità di accedere e utilizzare posta elettronica, la visone di filmati e di video, la musica, l’accesso alle news, fino alla possibilità di compiere degli acquisti online.

L’indagine conferma infine la grande diffusione e pervasività delle nuove tecnologie mobile di comunicazione in soli vent’anni. Infatti, se nel 1995 gli italiani che possedevano un cellulare erano 2,9 milioni, oggi sono oltre 47 milioni, oltre il 90% della popolazione con più di 14 anni. Un dato che conferma l’adozione di un nuovo stile di comunicazione, sempre più veloce e immediato.


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