AgCom: rete mobile italiana a rischio saturazione

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In occasione della relazione annuale al Parlamento, il presidente dell’Autorità Garante per le Comunicazioni Corrado Calabrò ha lanciato l’allarme: a causa dell’incredibile crescita di dispositivi mobili, la banda a disposizione per le comunicazioni vocali e per il traffico dati rischia il collasso completo. Infatti, l’Italia è il secondo paese europeo per diffusione della banda larga mobile, ma la banda disponibile non segue di pari passo la crescita esponenziale di smartphone e chiavette per la navigazione in internet. In media ogni italiano possiede più di un dispositivo, e servizi email, navigazione nei social network, o addirittura tv sul cellulare, richiedono un traffico di dati che potrebbe rilevarsi insostenibile.
Per scongiurare l’ipotesi di collasso irreversibile, l’AgCom ha proposto una politica finalizzata alla liberalizzazione delle frequenze radio in tempi brevi: entro il 2015 si conta di mettere all’asta circa 300 MHz per la banda larga mobile, da ricavare tra quella liberata nel passaggio dalla tv analogica a quella digitale, o a discapito di emittenti tv che occupano banda ma che non si sono rivelate all’altezza. I proventi dell’asta, su esplicita richiesta della Commissione Europea, dovrebbero essere utilizzati come incentivi alla banda larga per ridurre il divario digitale, in Italia particolarmente pronunciato.


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