Fairphone: le scelte etiche prima di tutto
Di Alessandro, scritto il 18 Settembre 2013Uno smartphone dalle eccellenti specifiche tecniche, ma che possa definirsi anche “equo e solidale”: è questa la sfida della Fairphone, con il suo nuovo terminale presentato in questi giorni.
Chiariamo subito in che modo uno smartphone possa fregiarsi dell’aggettivo “equosolidale”. Gran parte delle grosse aziende operanti nel settore della telefonia mobile sono accusate di utilizzare manodopera sfruttata e a basso costo, e di prelevare i minerali e le materie prime da zone di guerra. Fairphone cerca di evitare tutto questo, utilizzando materiali estratti in aree non interessate da conflitti, e seguendo procedure di costruzione che rispettino le norme dettate dall’Organizzazione Mondiale del Lavoro. Inoltre, per la prima volta viene rendicontato ogni singolo euro della cifra con cui lo smartphone verrà messo in vendita, in nome di una trasparenza che in quasi tutti gli altri casi è assolutamente assente. Tutto questo viene abbinato a una scheda tecnica decisamente interessante: processore quad core Mediatek 6589 con 1 GB di memoria RAM, sistema operativo Android 4.2 Jelly Bean con interfaccia personalizzata sviluppata dalla Kwame Corporation, 16 GB di memoria interna espandibile tramite microSD, fotocamera posteriore da 8 megapixel e anteriore da 1.3 megapixel, display qHD da 4.3 pollici con Dragontrail glass, batteria da 2000 mAh.
Il nuovo Fairphone sarà già in vendita entro il prossimo dicembre, e il prezzo annunciato è pari a 325 euro.
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