I cellulari sostituiscono i buoni pasto – e non solo

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Mentre si moltiplicano le app che permettono di usare lo smartphone come strumento di pagamento e il borsellino digitale è una realtà già diffusa oltre oceano, arriva un’interessante sperimentazione (partita quattro giorni fa) per iniziativa di Qui Group: grazie alla tecnologia iPay i buoni pasto cartacei (anche noti con il nome più generico di ticket restaurant, senza fare riferimento alla specifica azienda che ha registrato il marchio) potranno essere sostituiti dai cellulari muniti di tecnologia NFC.

Le aziende possono infatti caricare i buoni pasto che spettano al dipendente sul suo account e questi li ritrova su un’apposita app scaricata sul cellulare. Al momento di pagare il conto i voucher virtuali vengono inviati direttamente al lettore POS del ristorante, del bar o del locale.

Esistono dei precedenti tecnologici simili in aziende del settore della telefonia: nelle mense di Telecom Italia esistono già i Buoni Pasto Elettronici (per iniziativa congiunta di TIM, Cir Food e AliasLab), mentre i dipendenti di Wind possono invece usufruire di iBadge, un badge virtuale che consente l’accesso al luogo di lavoro mediante la tecnologia NFC.

Anche l’ATM di Milano sta avviando una sperimentazione con Telecom per consentire l’accesso alla metropolitana mediante pagamento con un cellulare NFC. Quando si arriverà a integrare nella funzionalità NFC anche tessere sanitari e carte d’identità elettroniche la nostra gioia sarà completa.


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